Italia – 14 marzo 2020 – Firmato il protocollo condiviso tra governo e parti sociali per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus covid-19 negli ambienti di lavoro

Il Protocollo è stato sottoscritto su invito del Presidente del Consiglio dei ministri, del Ministro dell’economia, del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro della salute, che hanno promosso l’incontro tra le parti sociali, in attuazione della misura, contenuta all’articolo 1, comma 1, numero 9), del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo 2020, che raccomanda intese tra organizzazioni datoriali e sindacali.

Contiene le misure di regolamentazione per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro, per agevolare le imprese nell’adozione di protocolli di sicurezza anti-contagio e consentire la prosecuzione delle attività produttive in presenza di condizioni che assicurino alle persone che lavorano adeguati livelli di protezione.
Tra i punti principali il ricorso agli ammortizzatori sociali e al lavoro agile.

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Si rimette inoltre a questo articolo de “Il Sole 24 Ore” per tutti i dettagli in merito alle principali misure previste nel nuovo decreto legge (che dovrebbe ottenere a stretto giro il via libera del Consiglio dei ministri) per frotneggiare l’emergenza coronavirus: aiuti per famiglie e imprese, ma anche medici e lavoratori.
Stimata un’iniezione di sostegno all’economia da circa 25 miliardi.
Il provvedimento è in attesa di essere pubblicato in Gazzetta ufficiale, cui si anticipa comunque ultima versione approvata dal Consiglio dei Ministri del 16/03/2020.

Svizzera – L’obiettivo è proteggere la popolazione ed il sistema sanitario

Anche in Svizzera il contagio continua ad espandersi: stando agli ultimi dati resi noti dall’Ufficio federale di sanità pubblica (al 15/03), le presone risultate positive sono all’incirca 2.200. Ciò fa della Svizzera il secondo paese più colpito per milione di abitanti dopo l’Italia.
Cinque cantoni elvetici, con il Ticino in testa, dal 16/03 affrontano la pandemia da Covid-19 con la limitazione di tutte le attività economiche al minimo indispensabile. Il resto della Svizzera attende le decisioni da parte dei propri governi, ma soprattutto del Consiglio federale.
Domenica 15/03, mentre le Camere decidevano di terminare anticipatamente i lavori parlamentari, il Consiglio federale ha tenuto una seduta straordinaria, ma non ha reso note le nuove disposizioni che intende adottare per frenare il contagio dopo la crescita notevole dei casi registrata nel weekend e l’aggravamento della situazione nel resto d’Europa.

In questo articolo di “Swiss Info” tutte le misure adottate dalla confederazione elvetica, in primis il sostegno all’economia da parte del governo con lo stanziamento di 10 miliardi di franchi.